[ad_1]
Prendi un’auto, che tu l’abbia comprata o che te l’abbiamo solo data in prestito per un appuntamento o un impegno: da che esistono i ‘motori’, hai solo un modo per avviarla.
Sì, proprio quello: la chiave. Girala, aziona il motore, a va’ dove ti portano i tuoi impegni. Solo che, si sa, lo vediamo sulla nostra quotidianità, ogni giorno le cose cambiano.
Sono cambiate le auto, sono cambiate le chiavi. Ci si trova, oggi, con delle vetture alla nostra mercé che sono in grado di poter fare meraviglie un tempo solo auspicate.
E le chiavi, a loro volta, di pari passo con tutto il resto degli apparati delle auto, nel nome di una tecnologia straordinariamente attiva, si sono evolute.
Prima per poter entrare in auto dovevamo infilare la chiave nella ‘toppa’ dell’auto, girare e fare lo stesso nel vano dello sterzo per avviare il tutto. E ora?
La trasformazione della chiave: ora è tutto diverso
Adesso ci sono le chiavi elettroniche: premi un pulsante e da remoto apri l’auto, entri e clicchi su un pulsante e la macchina parte. E questo non è nemmeno tutto. Perché il prossimo passo è davvero quello di una profonda trasformazione del concetto stesso di chiave: un taglio netto, rispetto al passato. Tramite un aggeggio davvero formidabile. E anche costoso, va detto.
Sì, perché stiamo parlando di un macchinario targato Apple, che è chiamato Vision Pro, il cui costo è di 3200 euro. Mica male. Ma a che serve? Apple Vision Pro in sostanza è il primo computer della ‘mela’ che permette di vedere il mondo in tre dimensioni, con un concetto di realtà aumentata portata, appunto, all’ennesima triplica potenza.
Come si trasforma la ‘chiave’
Apple Vision Pro è un pò tutto: con dodici fotocamere, 5 sensori, sei microfoni, permette di gestire un insieme di funzioni con disco rigido da un TB che consente una navigazione a tutto tondo e una infinità di funzioni. Tra queste, anche quelle automobilistiche.
In effetti, l’Apple Vision Pro può essere usato proprio come chiave digitale nelle auto che sono in grado di sostenere questa tecnologia, come per esempio la maggior parte delle auto Tesla, pronte a sfruttare le meraviglie di questa nuova entusiasmante fase della storia della digitalizzazione e della motorizzazione. Tra questo, e la AI, le interazioni sembrano essere ormai complete e quasi anche oltre ciò che è nella immediata e umana comprensione. Quale, dunque, poi, il prossimo passo?
[ad_2]
Source link