La noce moscata allunga la vita? La ricerca

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La noce moscata allunga la vita? Secondo uno studio effettuato sui moscerini della frutta, grazie al composto della spezia chiamato Nectandrin B, l’estensione è arrivata fino al 42,6% rispetto al gruppo di controllo: “La più performante finora raggiunta tra gli altri agenti. Così, abbiamo ipotizzato che NecB potesse possedere un’efficacia anti-età”.

A rivelarlo, i ricercatori di Korea Basic Science Institute, Jeonbuk National University Medical School e Chung-Ang University. “Crediamo fermamente che NecB necessiti urgentemente di ulteriore attenzione e ricerca, poiché riteniamo che abbia dato un potenziale contributo alla nostra comprensione del processo di invecchiamento, oltre che delle potenziali applicazioni”, hanno aggiunto.

La noce moscata, il seme del Myristica Fragrans

La noce moscata è ricavata dall’albero Myristica Fragrans, originario dell’Indonesia, alto dai 5 ai 20 metri. Si tratta del suo seme decorticato. Il nome fa riferimento a Mascate, capitale dell’Oman dove iniziò ad essere commercializzato. In cucina viene usato come ingrediente per piatti sia dolci che salati.

In Indonesia la noce moscata viene adoperata soprattutto nelle zuppe piccanti e nei piatti a base di carne. In India, grattugiata, è aggiunta anche nei dolci. E, macinata, può essere anche affumicata. Nel nostro Paese la troviamo in biscotti, budini e creme. Ma anche all’interno di ragù e verdure, oltre che come aggiunta nei ripieni di ravioli e tortellini.

La noce moscata allunga la vita? Cosa dice lo studio sui moscerini della frutta

I ricercatori di Korea Basic Science Institute, Jeonbuk National University Medical School e Chung-Ang University, hanno presentato evidenze sul fatto che Nectandrin B (NecB), un composto lignano bioattivo isolato dalla noce moscata, è stato in grado di allungare la vita del moscerino della frutta fino al 42,6% rispetto al gruppo di controllo.

Gli scienziati hanno infatti rilevato la drastica riduzione, da parte di NecB, dei livelli intracellulari di Ros (specie reattive dell’ossigeno), particelle come i radicali liberi che in quantità sproporzionata portano a stress ossidativo. NecB ha poi migliorato i sintomi legati all’età del moscerino: deterioramento del movimento, aumento di peso, degenerazione oculare, neurodegenerazione nell’invecchiamento.

Il ruolo del NecB sull’invecchiamento

Composti fitochimici come il NecB, sottolineano gli esperti, sono riconosciuti come potenziali terapie contro diverse malattie legate all’avanzare dell’età. E la noce moscata ha dimostrato di avere proprietà antiossidanti che proteggono dall’invecchiamento. Gli autori hanno comunque specificato che, ad oggi, non è ancora stato identificato il principio attivo specifico della noce moscata responsabile di questi benefici.

Confermano, d’altra parte, che questo risultato rappresenta il miglioramento più sostanziale nella durata della vita osservato finora negli esperimenti sugli animali. Suggeriscono infine, sulla base del loro lavoro, che NecB potrebbe essere promettente come potenziale agente terapeutico per promuovere la longevità e affrontare la degenerazione legata all’età.

Noce moscata e fegato: la ricerca cinese

Un altro studio effettuato da università cinesi, pubblicato sul Journal of Proteome research, aveva messo l’accento in passato sull’attività protettiva della noce moscata nei confronti del fegato. In laboratorio, dopo una ricerca condotta sui topi, questo ruolo era stato spiegato dalla presenza di un altro composto specifico, il Myrislignan.

Partendo dalla consapevolezza che, nella medicina tradizionale, la noce moscata è stata usata per trattare asma, dolori reumatici, mal di denti e infezioni in generale, i ricercatori hanno dimostrato che la noce moscata può combattere iperlipidemia, iperglicemia, danni ai tessuti cardiaci ed epatotossicità.

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