[ad_1]
CAMBIA PARECCHIO – A poco più di due anni dal debutto la citycar al 100% elettrica Dacia Spring (è lunga 373 cm) si rinnova profondamente. Rivista la carrozzeria, con quasi tutti i lamierati modificati per dare all’auto un aspetto più massiccio, muscoloso. Il frontale si è fatto squadrato, con fari e mascherina inseriti in un unico e sottile elemento come nella crossover Dacia Duster (leggi qui la news). Nella parte posteriore spiccano i nuovi fanali con motivo interno a “Y” (comune alle Dacia più recenti) e uniti da una fascia nera. Più imponenti i paraurti, in plastica nera non verniciata e con un originale inserto grafico che ricorda la mappa di una città. La fiancata perde l’andamento arrotondato, per forme scolpite e codolini (sempre in plastica grezza) più vistosi per i parafanghi, che “avvolgono” ruote più grandi: da 15” anziché 14” (che restano disponibili).
UN SALTO DI QUALITÀ – Forti le differenze anche nell’abitacolo della Dacia Spring: è meno spartano, più pratico e anche in questo caso ispirato a quello della crossover Dacia Duster. Ridisegnata la plancia, squadrata, con inserti colorati (la tinta di quello intorno ai diffusori dell’aria è a scelta) e una profonda “tascona” di fronte al passeggero (optional uno sportello per chiuderla). Nella consolle, l’inedito impianto multimediale con schermo di 10” (di serie per il ricco allestimento Extreme) e dalla grafica chiara e intuitiva. Non mancano Android Auto ed Apple CarPlay con la connessione wireless. Più in basso, i comodi tasti fisici per i servizi di bordo, inseriti in una ricercata cornice nero lucido.
Diverso anche il cruscotto digitale di 7”: è configurabile e di facile lettura. Migliorata, poi, la posizione di guida, finalmente col volante regolabile in altezza. Nel tunnel, la manopola per la marcia avanti o indietro lascia il posto a una stilosa levetta e, intorno, si contano alcuni capienti portaoggetti. Grandi le tasche nelle porte davanti, il cui interno è bianco per individuare in un sol colpo d’occhio il contenuto. Restano spartani, ma non angusti, i posti dietro: sono soltanto due (la Dacia Spring è una quattro posti), privi di maniglie nel soffitto e di tasche nelle porte. Fra gli optional, il pratico sisttema YouClip (derivato dalla Duster): una serie di agganci disseminati nell’abitacolo permettono di fissare alcuni accessori, come vaschette portatutto, torce a led e appendi borsa.
IL BAULE SI SDOPPIA – Per una citycar come la Dacia Spring il baule ha una buona capienza: la casa parla di 308 litri, che crescono a 1004 litri a divano ripiegato, che risultano un po’ di più di quelli del precedente modello (292/620 litri). Si aggiunge, poi, una “vasca” disponibile a richiesta da fissare sotto il cofano anteriore, nella zona libera al di sopra del motore: può contenere i cavi di ricarica della batteria.
FINO A 30 KW – A proposito di ricarca, la batteria della Dacia Spring resta da 26,8 kWh (è montata sotto il divano) e promette fino a 220 km di autonomia. Si può ricaricare mediante la presa dietro la mascherina nel frontale (è comoda, ma esposta agli urti). In corrente alternata sono accettati fino a 7 kW; con il caricatore optional a corrente continua si arriva a 30 kW: in poco meno di un’ora si può passare dall 20% all’80% della carica. La presa può anche cedere energia (fino a 3 kW) per caricare utenze esterne, ad esempio una bicicletta elettrica. Quanto al motore, collegato alle ruote davanti, rimane lo stesso ed è offerto con 45 o 65 CV.
A TRA POCO – La rinnovata Dacia Spring sarà in prevendita da primavera 2024, con prime consegne nel corso dell’estate. Due gli allestimenti previsti (Expression ed Extreme), entrambi con una dotazione di aiuti alla guida in linea con le nuove normative europee, che da luglio rendono obbligatori per le auto nuove sistemi di sicurezza. Fra questi, gli avvisi colpo di sonno e dei limiti di velocità, la frenata automatica e il mantenimento in corsia. I prezzi? La casa ha anticipato che partiranno da poco meno di 20.000 euro.
[ad_2]
Source link