Istat, a gennaio risale l’inflazione. “Allarme per i prezzi del cibo”, la corsa inarrestabile

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Non arrivano buone notizie dall’ultimo bollettino Istat. A gennaio l’inflazione evidenzia un lieve rimbalzo, salendo allo 0,8% dallo 0,6% di dicembre 2023. La moderata accelerazione del ritmo di crescita dei prezzi riflette l’andamento dei prezzi dei beni energetici regolamentati, la cui flessione su base tendenziale risulta, a gennaio, attenuata a causa dell’effetto statistico dovuto allo sfavorevole confronto con gennaio 2023. Un contributo alla risalita dell’inflazione si deve inoltre al permanere di tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati, mentre il cosiddetto ‘carrello della spesa’ continua a decelerare (+5,1%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a gennaio al +2,7% (da +3,1% del mese precedente). 

 

 

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, lancia l’allarme rosso: “Prosegue inarrestabile la corsa dei prezzi, che salgono dello 0,3% su dicembre. Allarmante, soprattutto, il balzo degli alimentari che rincarano in un solo mese dello 0,8% nonostante alcuni prezzi siano oramai lunari. È inaccettabile – insiste Dona – che il latte fresco intero, nonostante oramai costi più di un litro di benzina, aumenti ancora dello 0,2% in un solo mese, addirittura +1,1% quello conservato. Che dire poi dell’olio di oliva, da mesi in testa ai rialzi annui e che sale nuovamente nonostante costi già più dell’oro fuso, +2% in un solo mese, +44,4% su base annua”.

 

 

Ecco quanto costa la stangata alle famiglie italiane nei dati dell’Unc: per una coppia con due figli, l’inflazione a +0,8% significa, grazie al risparmio sulla voce Abitazione ed elettricità pari a 637 euro, un aumento del costo della vita pari a ‘solo’ 181 euro su base annua, ma il problema è che servono 466 euro solo per far fronte ai rincari del 5,8% di cibo e bevande, 489 euro per il carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 124 euro, ma 423 sono per mangiare e bere, 445 euro per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media per una famiglia occorrono 335 euro in più per nutrirsi. Il primato alle famiglie numerose con più di 3 figli con 213 euro, 554 per nutrirsi e dissetarsi.

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