«Israele sbaglia, reazione sproporzionata sui civili»

admin
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Usa indagano su possibili crimini di guerra di Israele

Gli Stati Uniti stanno indagando su possibili crimini di guerra compiuti da Israele, nonostante pubblicamente sostengano il contrario. Lo riporta l’Huffington Post citando alcune fonti, secondo le quali da mesi l’amministrazione Biden sta valutando possibili violazioni delle leggi internazionali. Al Dipartimento di Stato, alcuni funzionari stanno indagando sulle azioni di Israele a Gaza che potrebbero rappresentare delle violazioni. Si valutano anche abusi dei diritti umani che potrebbero violare la legge americana.

Schlein: «Telefonata a Meloni? A noi non interessano i derby interni»

L’esito della conversazione telefonica con Meloni? «Lo misureremo col tempo. A noi non interessano i derby interni ma ci interessa contribuire come Italia alla fine di questo conflitto e a un’iniziativa più forte dell’Ue per riuscire a raggiungere una conferenza di pace e una soluzione politica. Per noi il primo passo è questo cessate il fuoco umanitario che chiediamo da mesi. Ritengo positivo che sia stato possibile». Così Elly Schlein parlando con i cronisti alla Camera.

Medio Oriente, Schlein: bene Tajani su risposta sproporzionata, giudizio che diamo da tempo

«Ho richiamato le parole del ministro Tajani ed è bene che il governo dica che la risposta di Israele è sproporzionata, è un giudizio che diamo da tempo anche noi». Così Elly Schlein risponde ai cronisti alla Camera sulle parole del ministro Antonio Tajani. C’è un cambiamento nella posizione del governo? «Questo lo misureremo nel tempo», risponde la segretaria dem.

Medio Oriente, ok dalla Camera a mozione Pd per cessate il fuoco

Passa alla Camera il punto della mozione Pd, a prima firma Elly Schlein, in cui si chiede un immediato cessate il fuoco in Mo. Ok all’impegno «sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all’interno della Striscia».

Gli Usa insistono: troppi civili uccisi a Gaza

«Troppi civili sono stati uccisi nel conflitto a Gaza». Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa. «Siamo stati molto chiari su questo punto con Israele e stiamo lavorando per ridurre il numero delle vittime civili», ha aggiunto il funzionario.

Due telefonate in giornata tra Meloni e Schlein

Si sono sentite due volte oggi, a quanto si apprende, Elly Schlein e Giorgia Meloni. Al centro dei colloqui telefonici – il primo più breve e il secondo più articolato – tra la segretaria del Pd e la premier la situazione in Medio Oriente, un confronto alla luce della discussione in corso alla Camera con la mozione presentata dai dem in cui si chiedono il cessate fuoco umanitario e una conferenza di pace.

Delegazione Hamas al Cairo per negoziati co Khalil al-Hayya (vice del leader Yahya Sinwar)

A guidare la delegazione di Hamas al Cairo per i negoziati è Khalil al-Hayya, vice del leader di Hama a Gaza Yahya Sinwar. Lo ha detto una fonte di Hamas all’agenzia libanese Al Mayadeen, ripresa da Haaretz che poco prima riportato che fosse lo stesso Sinwar a guidare la delegazione. Al Cairo al-Hayya – secondo questa fonte – vedrà il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel nell’ambito dei negoziati mediati insieme al Qatar e agli Usa.

Telefonata Meloni-Schlein sul Medio Oriente

La presidente del consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein si sono sentite al telefono. Tema della conversazione il Medio Oriente. Nei giorni scorsi la segretaria Pd aveva annunciato che avrebbe chiamato la premier.

Parigi consegna piano a Beirut per il cessate il fuoco

La Francia ha consegnato a Beirut una proposta per porre fine alle ostilità con Israele, che prevede tra le altre cose l’arretramento delle milizie di Hezbollah di 10 km a nord dalla frontiera. Il documento visionato da Reuters, il primo per iscritto dopo settimane di mediazione occidentale, è stato consegnato dal ministro degli Esteri Stephane Sejourne. Il piano in tre fasi prevede in primo luogo un allentamento della tensione per 10 giorni. l’arretramento di Hezbollah e, infine, un negoziato sui confini con il sostegno dell’Unifil

Media: al Cairo progressi per una tregua di 6 settimane

Israele e Hamas hanno fatto «progressi» per un accordo che porti ad una cessate di 6 settimane e alla liberazione degli ostaggi a Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel che cita due fonti con conoscenza diretta dei colloqui in corso al Cairo. Secondo un esponente egiziano i mediatori hanno raggiunto ciò che hanno descritto come un progresso «relativamente significativo» e che le parti ora si focalizzano sulla stesura di «una bozza finale» per un cessate il fuoco di 6 settimane con la garanzia di ulteriori negoziati per uno permanente. Una fonte occidentale, pur evocando cautela, ha sottolineato l’importanza della riunione di oggi.

Tajani: Israele sbaglia, reazione sproporzionata su civili

«A questo punto la reazione di Israele è sproporzionata, ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite di Ping Pong su Radio1,chiede a Israele di «evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese». Tornando sulla polemica tra l’ambasciatore israeliano e Sanremo, il vicepremier crede che «sia stato riportato l’equilibrio con l’intervento di Venier. Non credo che ci sia genocidio, certo Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili. Bisogna puntare alla liberazione degli ostaggi e far sì che cessi la violenza degli attacchi israeliani».

Iran: gli Usa non hanno onestà di cercare soluzione a Gaza

«Gli Stati Uniti non hanno l’onestà di aiutare a trovare una soluzione politica che metta fine alla guerra a Gaza», ha dichiarato il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, in occasione di un incontro in serata a Doha con il collega e primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani. Quanto ai combattimenti a Rafah, «Washington afferma di non volere l’allargamento del conflitto di Gaza nella regione, mentre continua a fornire supporto militare al regime sionista, che viene usato per attaccare e uccidere la popolazione palestinese», ha detto Amirabdollahian, citato dall’agenzia Irna. Nell’incontro, scrive Irna, il premier qatariota Al-Thani ha riferito degli sforzi diplomatici per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza.

L’Iran lancia missile balistico a lungo raggio da una nave

Le Guardie Rivoluzionarie hanno lanciato per la prima volta un missile balistico a lungo raggio dalla loro nave da guerra, tra le preoccupazioni degli Stati Uniti e dei loro alleati per le attività missilistiche dell’Iran e il suo sostegno alle operazioni militari delle milizie regionali, chiamate gruppi di resistenza dall’Iran, in particolare nella guerra di Gaza. «Il successo del test ha dimostrato la potenza navale dell’Iran e il miglioramento delle sue capacità navali di colpire qualsiasi obiettivo in tutto il mondo», ha dichiaratoil comandante delle Guardie rivoluzionarie Hossein Salami, citato da Mehr.

L’Aeronautica militare israeliana ha colpito le «infrastrutture terroristiche» di Hezbollah

L’Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri sera le «infrastrutture terroristiche» di Hezbollah nell’area di Tallouseh, nel sud del Libano: lo ha reso noto l’esercito su Telegram. Ieri mattina gli aerei da combattimento delle Forze di difesa israeliane avevano colpito un complesso militare nell’area di Blida e un posto di osservazione di Hezbollah nell’area di Khiam era stato colpito con fuoco di artiglieria, conclude il messaggio.

La Cina chiede a Israele di fermare l’operazione militare a Rafah

La Cina chiede a Israele di fermare l’operazione militare a Rafah «al più presto possibile», avvertendo che si rischia «un grave disastro umanitario». In una nota, il portavoce del ministero degli Esteri afferma: «La Cina si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale», Israele deve «fermare le operazioni militari il prima possibile e fare ogni sforzo per evitare vittime civili innocenti… per prevenire un più grave disastro umanitario nell’area di Rafah».

Biden: “Lavoriamo per una tregua di sei settimane”

Con re Abdullah II di Giordania si è discusso di «un accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas, che porterebbe un periodo di calma immediato e prolungato a Gaza, per almeno sei settimane. Potremmo poi prenderci il tempo per trasformarlo in qualcosa di più duraturo». Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden incontrando i giornalisti alla Casa Bianca. «Gli elementi chiave dell’accordo sono sul tavolo – ha detto Biden rivolgendosi ai giornalisti accanto al re alla Casa Bianca – Rimangono delle lacune, ma ho incoraggiato i leader israeliani a continuare a lavorare per raggiungere l’accordo. Gli Stati Uniti faranno tutto il possibile affinché ciò accada». Biden non ha spiegato quali siano le «lacune» nell’accordo.


Guerra Gaza. L’esercito israeliano ha liberato a Rafah, nel sud della Striscia, due ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. ‘Erano nella casa di una famiglià. Hamas annuncia la morte di altri tre rapiti nei bombardamenti. Il presidente americano Biden furibondo con il premier israeliano Netanyahu per la campagna militare a Gaza. Secondo la Nbc, con i suoi collaboratori, si sarebbe lasciato andare anche ad insulti. ‘Ora basta, lo Stato ebraico si fermì, dicono anche Gran Bretagna e Ue. Scontro in Olanda sugli F35. Alta tensione anche tra Israele e Onu, dopo che Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani, si è vista negare l’accesso al Paese. Intanto, lo speaker della Camera Usa – Mike Johnson – ha annunciato che i repubblicani non voteranno il disegno di legge sull’Ucraina così come è stato presentato al Senato.

Biden si sfoga contro Netanyahu: «Mi sta facendo passare l’inferno». Cala il gelo tra i due leader

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