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Vincenzo Torella, 60 anni, è morto oggi mentre stava lavorando. Un drammatico incidente gli è costato la vita, mentre era impegnato in un cantiere, in pieno centro, a pochi metri da via Vittorio Veneto. Sulla tragedia consuma intorno alle 7 del mattino di lunedì 20 novembre, la procura vuole vederci chiaro e ha aperto un’inchiesta.
A occuparsi delle indagini ci sono i carabinieri. Vincenzo Torella, secondo quanto appreso, è morto schiacciato da una trivella, un macchinario che sarebbe servizio per dei lavori geologici a ridosso fondamenta di un palazzo in via Ludovisi, all’altezza del civico 46. Nel fascicolo si procede per l’ipotesi di omicidio colposo contro ignoti.
Morto sul colpo
Sul posto, subito dopo l’incidente, è intervenuto il 118 che inutilmente ha provato a rianimarlo. Torella, infatti, è morto sul colpo. Sul luogo dell’incidente, avvenuto con esattezza, in via Cadore, all’incrocio con via Ludovisi, anche i carabinieri della stazione di via Vittorio Veneto e della compagnia di Roma Centro per le indagini. Con loro anche gli ispettori della Asl.
Secondo quanto appreso la trivella era a bordo di un camion parcheggiato, mentre il macchinario stava per essere fatto calare dal mezzo pesante qualcosa però è andato storto.
La prima ipotesi
Il camion si sarebbe sbilanciato, non è escluso se per un avvallamento del manto stradale, e la trivella è così caduta lateralmente travolgendo e schiacciando l’operaio. Saranno adesso le indagini a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente mortale avvenuto sul lavoro.
Le indagini della procura
Come detto adesso si procederà per il reato di omicidio colposo contro ignoti. L’indagine, coordinata dalla procura, dovrà verificare il rispetto delle misure per la sicurezza nel cantiere e la formazione sul lavoro. Gli accertamenti puntano anche ad accertare chi stesse manovrando il macchinario che ha schiacciato l’operaio.
Il cordoglio
L’assessora alla scuola, formazione e lavoro di Roma capitale, Claudia Pratelli ha espresso “profondo cordoglio per l’incidente”: “Ancora una vittima sul lavoro, ancora una perdita insopportabile. Su questo fronte tutte le istituzioni devono essere ingaggiate e impegnate senza sosta per promuovere formazione e controlli affinché vi sia cultura del lavoro sicuro a tutti i livelli”.
“Esprimo la mia vicinanza alla famiglia dell’operato edile morto in centro a Roma. – ha commentato la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, membro della commissione lavoro alla Pisana – È la 69° vittima sul lavoro nel Lazio dal gennaio 2023. Non è accettabile che in un Paese civile si continui a morire di lavoro. Come Istituzioni, a tutti i livelli, dobbiamo far sentire la nostra presenza con atti concreti. Abbiamo già affrontato il tema il mese della sicurezza sul lavoro il mese scorso in Aula con una mia interrogazione. Dobbiamo fare di più, e in fretta”.
La rabbia dei sindacati
“A distanza di meno di un mese dall’ultimo incidente mortale, ci ritroviamo a piangere un a nuova vittima in edilizia a Roma. – tuona dichiara Nicola Capobianco, segretario generale Filca-Cisl Roma. – Vincenzo Torella lascia moglie e figli, ai quali va il nostro abbraccio commosso. La scia di sangue nei cantieri è lunga e inaccettabile, va fermata con ogni mezzo”.
“La dinamica dell’incidente – ha aggiunto Capobianco – non è ancora chiara, l’unica certezza è che l’operaio è stato schiacciato dalla trivella. Dall’inizio dell’anno si tratta della quarta vittima in edilizia a Roma e provincia, un dato davvero impressionante.
Negli ultimi 20 anni le vittime nei cantieri sono state ben 146. Nel corso del vertice con il prefetto sulla sicurezza, già programmato per mercoledì 29, torneremo a chiedere interventi drastici per garantire la sicurezza nei cantieri e la qualità del lavoro”.
USB e Rete Iside, dal canto loro, da tempo portano avanti una campagna per introdurre il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro, diventata una legge di iniziativa popolare insieme ad altre forze politiche e sociali.
“Siamo convinti che, in questo modo, si porrebbe uno strumento di deterrenza contro quella cultura che nelle misure a tutela di salute e sicurezza vede un costo, da ridurre al minimo per aumentare i profitti. Denunciamo, inoltre, come a rimanere uccisi sul lavoro siano sempre di più lavoratori avanti con gli anni: il sistema pensionistico, nel nostro paese, è stato massacrato governo dopo governo. Anche in questa legge di bilancio, purtroppo, il governo Meloni sta continuando su questa strada: fare cassa sulle pensioni, una tendenza che deve essere fermata a ogni costo”, ha aggiunto in una nota la sigla Usb.
Aggiornato alle 17:15
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