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Si trova in una casa famiglia la bambina ritrovata a vagare per le strade di Mondragone, in provincia di Caserta, il giorno di Capodanno. La bambina ha otto anni, e non cinque come emerso subito dopo il suo ritrovamento. Originaria dell’Ucraina, la piccola era stata adottata tre anni fa da una famiglia di Mondragone. Agli agenti della polizia stradale che sono intervenuti, la bambina aveva raccontato a fatica che era scappata dai suoi genitori adottivi perché maltrattata. La piccola viveva con una donna di 45 anni originaria dell’Ucraina e un 72enne del posto.
Il ritrovamento
La bambina era stata vista all’ora di pranzo, a poche centinaia di metri da quella che si è scoperta essere casa sua. Sotto la pioggia, camminava sola sul marciapiedi poco distante da una bar pasticceria. Come racconta Il Mattino, indossava solo un maglioncino bianco e un paio di leggings, con sé un piccolo zaino. Ad andarle incontro per primi sono sono stati il titolare della pasticceria, Andrea Cennami, e due suoi collaboratori, Gennaro e Daniela. È stata quest’ultima a prenderla per mano e portarla al riparo all’interno del locale. «Non indossava un giubbino e non aveva neanche un ombrello per ripararsi dalla pioggia – racconta Daniela al quotidiano campano – Aveva solo uno zaino ed era visibilmente spaventata. Ci siamo preoccupati e abbiamo provata a tranquillizzarla dicendole che c’eravamo noi con lei. Le abbiamo dato un cappuccino e un cornetto e intanto il titolare ha avvisato le forze dell’ordine».
Le indagini
La Procura del tribunale dei minorenni di Napoli ha aperto un’indagine. Il sindaco ha firmato l’ordinanza per collocare la bambina in un casa famiglia della zona. E sono partiti i primi controlli, a cominciare dalla coppia di genitori adottivi. La prima ispezione degli addetti dei servizi sociali del Comune avrebbero riscontrato un ambiente incompatibile con la permanenza della bambina. Anche ore dopo la scomparsa della piccola, da parte dei genitori non era partita alcuna segnalazione alle forze dell’ordine. E ora le indagini dovranno chiarire se l’allentamento della bambina sia stato volontario e se si tratti di abbandono. Al momento del ritrovamento, la bambina non aveva segni di violenze sul corpo. La procura non ha ancora iscritto nessuno nel registro degli indagati, ma presto saranno sentiti i genitori adottivi.
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