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Erano passati pochi minuti dall’aggressione dei tre rottweiler ai danni di Paolo Pasqualini a Manziana, vicino Roma, mentre l’uomo faceva jogging. Un testimone racconta di essersi improvvisamente trovato di fronte ai tre cani e di essere scampato al pericolo solamente per una coincidenza.
Domenica 11 febbraio Paolo Pasqualini, 39 anni, era uscito per una corsa nel bosco Macchia Grande di Manziana (Roma), quando all’improvviso è stato aggredito e ucciso da tre rottweiler fuggiti da una proprietà di via Poggio della Torre. Appresa la notizia, la proprietaria dei cani si è sentita male ed è stata portata via in ambulanza. Per Pasqualini non c’era nulla da fare: l’uomo è morto a causa delle ferite riportate dai tre animali.
Martedì 13 febbraio le telecamere di ‘Pomeriggio Cinque’ hanno raccolto la testimonianza di un uomo che sarebbe scampato all’aggressione. “Stavo facendo jogging a poche centinaia di metri dalla tragedia, improvvisamente sono sbucati i cani”. Uno di essi si sarebbe avvicinato pericolosamente alla sua mano, dunque l’uomo le avrebbe sollevate entrambe per aria per poi indietreggiare. La morte di Paolo Pasqualini non era ancora nota.
I cani si sarebbero avvicinati sempre di più a lui, quando si sono sentite le sirene dei carabinieri, il cui frastuono ha infastidito i tre rottweiler che si sono dunque allontanati di circa 20 metri. “Sarebbe stata una seconda tragedia”, dice il testimone, consapevole che probabilmente sarebbe stato la prossima vittima.
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