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Viene dal mondo del fitness, poi si è cimentato ai fornelli, in qualità di chef, infine ha affrontato l’alimentazione con un approccio scientifico avanzato, incentrato su un concetto di benessere a tuttotondo. «Da oltre 20 anni mi occupo di nutrizione e l’ho esplorata sotto ogni punto di vista», racconta ad Icon il dottor Alessio Ariani, nutrizionista e dietista clinico. «Tutto parte dall’alimentazione. Le conoscenze scientifiche sul tema, negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante. Tanto evolve la tecnologia alimentare, tanto dobbiamo adeguarci noi come fruitori finali, per non subirne le conseguenze. C’è stata un’epoca in cui la ricerca era rivolta ai cibi “senza grassi”, quando sugli scaffali spopolavano i cosiddetti prodotti “light”; oggi bisogna fare attenzione a non assumere troppo zucchero, che abbiamo scoperto essere nocivo per la salute dell’essere umano. Ed è per questo che mi batto».
Il dott. Alessio Ariani nel suo studio di Roma
L’educazione alimentare è il tema che da sempre sta a cuore ad Ariani: «È innanzitutto fondamentale saper leggere le etichette dei prodotti. Per una sana e corretta alimentazione, che fornisca all’organismo l’energia per il suo funzionamento, è importante selezionare alimenti ricchi di sostanze nutritive, in grado di favorire il nostro benessere fisico e mentale. Capire quali sono quei macro o micro nutrienti che servono all’essere umano, i più idonei e quelli che è meglio dosare. Non c’è un alimento che in assoluto fa male o bene, ci sono razioni da seguire. Per questo, anche nel mondo dell’alimentazione, bisogna sempre affidarsi a un professionista che, in base alle diverse patologie e problematiche esistenti, tracci un percorso su misura per ognuno». Anche il nostro corpo è un importante alleato, basta saperlo ascoltare. «Gola, stress, noia, mai per necessità: spesso si mangia più del dovuto». Il rimedio? «Imparare a “sentire” quando siamo davvero sazi. È l’eccesso che crea il danno». La morale è di disarmante semplicità: «Mangiando in modo corretto, sano ed equilibrato si può assumere quasi la totalità di quanto occorre per vivere bene», spiega Ariani. «Questo è il fine ultimo della chetogenica, una dieta normo-proteica a basso contenuto di zuccheri, un protocollo personalizzato che va seguito sotto stretto controllo medico e con una durata limitata, valido sia per chi presenta delle patologie sia per il dimagrimento. Ma è solo uno strumento che utilizziamo per raggiungere un fine preciso: educare il paziente a mangiare tutto in modo consapevole».
La qualità delle materie prime, la scelta di alimenti ricchi di nutrienti e l’ascolto del proprio corpo sono le basi della carta presentata dal ristorante Doc di Roma, di cui Ariani è uno dei fondatori. «Questo significa selezionare quegli alimenti sufficienti e necessari, giusti nelle porzioni e nell’aspetto, ma soprattutto nella composizione. Oggi è possibile scegliere se mangiare bene o male. Nel nostro ristorante di cucina romana, per esempio, si può assaggiare una carbonara in versione chetogenica, con una pasta all’uovo tirata a mano e prodotta con una miscela di farine vegetali a basso indice glicemico. Dall’antipasto al dolce, abbiamo creato un menù quasi a zero zucchero, da gustare fuori casa, in compagnia». L’alchimista che si nasconde dietro allo sviluppo delle formule e delle ricette? Ariani, va da sé, che ci invita anche a scoprire il suo tiramisù. (chetogenicamedica.com)
Nella foto di apertura Giuseppe Arcimboldo, Summer (circa 1580). Photo by Francis G. Mayer/Corbis/VCG via Getty Images
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