Guerra in Ucraina, Patuanelli: “M5s chiederà di sottoscrivere l’odg della Lega e voterà a favore”. Gasparri: “Testo sembra ragionevole”

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“Chiederemo di poter sottoscrivere l’odg del senatore Romeo e voteremo a favore“. Lo annuncia ad Affaritaliani.it il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli, intervenendo sull’ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega a Palazzo Madama Massimiliano Romeo, anticipato dal Fatto quotidiano, che chiede un impegno diplomatico del governo italiano per perseguire una […]

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“Chiederemo di poter sottoscrivere l’odg del senatore Romeo e voteremo a favore“. Lo annuncia ad Affaritaliani.it il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli, intervenendo sull’ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega a Palazzo Madama Massimiliano Romeo, anticipato dal Fatto quotidiano, che chiede un impegno diplomatico del governo italiano per perseguire una rapida soluzione della guerra tra Ucraina e Russia. “Ne condividiamo totalmente le premesse e anche se il dispositivo d’impegno al Governo non accenna al necessario stop alla fornitura di armi, riteniamo sia implicito proprio dalla lettura delle premesse”, sottolinea Patuanelli. Lo stesso presidente dei senatori M5s è successivamente intervenuto chiedendo “coerenza” alla Lega: “Non si può parlare di pace mentre si continua ad alimentare la guerra inviando armi. La Lega – aggiunge Patuanelli – abbia coraggio e sia conseguente: faccia un passo in più chiedendo esplicitamente lo stop all’invio di armi”. Intanto, però, la maggioranza è in fibrillazione. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, parlando al Fatto, definisce quella di Romeo una “posizione personale” e “non del governo”.

L’ordine del giorno – Il testo dell’odg, depositato da Romeo in Senato al decreto con cui il governo proroga per tutto il 2024 la possibilità di inviare armi all’Ucraina, chiede un cambio di strategia del governo: “Gli italiani dicono stop agli aiuti”, viene fatto presente. Nel testo si spiega che l’Ucraina non resisterà all’offensiva russa, che gli Stati Uniti non vogliono più sostenere Kiev e non lo faranno più dopo le prossime elezioni in caso di vittoria di Donald Trump e che la maggioranza dell’opinione pubblica italiana è contraria al sostegno militare a Volodymyr Zelensky.

Gasparri: “Odg Ragionevole” – Dal fronte della maggioranza, arriva l’apertura del capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “Da una prima impressione l’ordine del giorno della Lega mi sembra ragionevole“, afferma ad Affaritaliani.it Gasparri che però precisa anche che “il tavolo di pace si può fare soltanto se cessano gli attacchi e i bombardamenti dei russi, altrimenti gli ucraini mai si siederanno a un tavolo di pace”. Sull’odg di Romeo, il capogruppo di Forza Italia aggiunge: “Lo valuteremo bene insieme ai colleghi del gruppo. Si fa anche riferimento alle recenti parole di Zelensky in Svizzera, Paese per antonomasia neutrale. L’auspicio è quello della pace ed è difficile essere contrari, anzi è quello che vogliamo tutti. Ma, ripeto, la premessa è che cessino i bombardamenti russi”.

Il Pd valuta – Dalle opposizioni, il Partito democratico – secondo quanto trapela – starebbe valutando la sua posizione in merito all’ordine del giorno. I dem confermano comunque il voto favorevole al decreto per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina. La deputata Pd Lia Quartapelle però mette in chiaro, con un post sui social, che quell’odg di Romeo è “redatto in modo da confondere e togliere responsabilità a Putin“.

Italia viva: “Sembra scritto da Conte” – Contro l’ordine del giorno, che “sembra scritto da Conte“, si scaglia invece il senatore Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato: “È nei fatti la posizione espressa dal Movimento 5 stelle su Kyiv. Vedremo rinascere l’asse giallo verde (mentre Trump si riaffaccia all’orizzonte)? E la Presidente del Consiglio – aggiunge sui canali social Borghi – condivide queste parole, che presuppongono di lasciare Kyiv al proprio destino?”.

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