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Chi segue una dieta generale sana ha un rischio inferiore di perdita uditiva moderata o peggiore. Lo rivela la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas in un articolo di Humanitas Salute, che ha analizzato i recenti studi del Brigham and Women’s Hospital e dell’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery Foundation sulla questione.
Dieta e udito, tutto quello che c’è da sapere
Udito, un’alimentazione sana (come la dieta mediterranea) è di grande aiuto
Mangiare bene contribuisce a uno stato generale di buona salute e può anche essere utile per ridurre il rischio di perdita dell’udito. Infatti, «è risaputo che un’alimentazione basata sulla dieta mediterranea è di grande aiuto nella prevenzione di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e tumorali – ha aggiunto anche la dottoressa Macorsini. Non dimentichiamo che nel 2010 la dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Numerosi studi hanno dimostrato che uno stile di vita basato sulla dieta mediterranea è di grande aiuto nella prevenzione di varie patologie risultando essere un valido alleato sia della nostra salute che della nostra longevità. Un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale per tutti gli aspetti che riguardano la nostra salute, anche l’udito può essere influenzato da ciò che mangiamo e la sua funzionalità potrebbe migliorare anche in base agli alimenti che introduciamo nella nostra dieta».
Una dieta ricca di folati aiuta a prevenire e migliorare i disturbi all’udito
E non bisogna dimenticarsi dell’importanza dell’acido folico (vitamina B9), che ha un’azione protettiva e preventiva. Uno studio dell’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery Foundation, infatti, ha evidenziato che l’assunzione di vitamina B9 riduce l’aumento della sordità in pazienti in cui era già presente un certo deficit uditivo ed ulteriori approfondimenti hanno dimostrato la capacità dell’acido folico di prevenire e diminuire la perdita di udito nei pazienti anziani. A questo punto è evidente che una dieta ricca di folati aiuta a prevenire e migliorare i disturbi uditivi. Secondo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità i folati sono contenuti sia negli alimenti di origine vegetale che in quelli di origine animale come il fegato e le frattaglie (500 mcg/100 g) e le uova (50 mcg/100 g).
Frutta e verdura sono ricche di folati
Gli alimenti di origine vegetale con un elevato contenuto di folati sono le verdure (asparagi, broccoli, carciofi, cavolini di Bruxelles, cavolfiori – contenuto di folati: 300-100 mcg/100g), frutta (arance, limoni, kiwi, fragole, frutta secca), legumi (fagioli, ceci). Possiamo quindi dire che una dieta ricca di folati aiuta la prevenzione e potrebbe migliorare i disturbi dell’udito, ma anche la vitamina E (semi e frutta secca), la vitamina B6 (cereali integrali, banane e patate dolci), la vitamina B12 (alimenti di origine animale), lo zinco (noci e alimenti a base di grano), magnesio (verdure a foglia e grano) contribuiscono a “tenere in forma” l’udito. Una giusta combinazione di alimenti, tipici di una dieta equilibrata, è la scelta ottimale per salvaguardare questo importante senso.
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