Dieta 30-30-30 come funziona? Fa dimagrire o ha controindicazioni?

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È l’ultima moda del momento. Un mix portentoso di proteine ed esercizi, scanditi dal numero 30

Tra le ultime novità in fatto di fitness e alimentazione, ha fatto capolino di recente il cosiddetto metodo 30-30-30 o dieta 30-30-30, una strategia volta alla perdita di peso che subito ha catturato l’attenzione degli utenti sui social network. Nonostante le apparenze, questo approccio non è esattamente una novità assoluta. I suoi fondamenti affondano le radici nel libro del 2010 di Tim Ferris, The 4-Hour Body. Ma ha guadagnato nuova visibilità dopo il rilancio su TikTok del biologo e ricercatore Gary Brecka, diventando rapidamente un fenomeno virale. E c’è già chi è pronto a giurare che non sarà la solita moda passeggera, quanto piuttosto uno stile di vita da perseguire.

cos’è il metodo 30-30-30

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Come suggerisce il nome stesso, il metodo 30-30-30 si basa su un regime alimentare e di attività fisica ben definito che prevede di iniziare la giornata assumendo 30 grammi di proteine entro i primi 30 minuti dal risveglio, seguiti da 30 minuti di esercizio fisico a bassa intensità. L’idea alla base di questo regime dietetico è che l’assunzione di proteine al mattino contribuisca a fornire al corpo i nutrienti essenziali per iniziare la giornata in modo sano ed energico. 

L’inclusione di 30 minuti di esercizio fisico a bassa intensità consente di attivare immediatamente il metabolismo, che resta “su di giri” per il resto della giornata, il che a sua volta fa consumare più energie e migliora tono e umore, promuove la digestione, riduce l’infiammazione e aumenta la serotonina e la dopamina. Inoltre, migliora la circolazione sanguigna e abbatte l’insulino-resistenza causata da uno stile di vita sedentario e da un’eccessiva assunzione di carboidrati. In altre parole, sostituire il cappuccino e cornetto con questo approccio potrebbe offrire benefici tangibili non solo a livello metabolico, ma anche nella prevenzione di alcune malattie.

proteine sì, ma non solo

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Brecka sottolinea l’importanza di consumare proteine al mattino seguite da un allenamento per ottimizzare il processo di perdita di peso e mantenimento muscolare. Dopo un’intensa attività fisica a digiuno, spiega l’esperto, c’è bisogno di una fonte di energia alternativa al glicogeno. Poiché il corpo preferisce bruciare la massa muscolare magra prima del grasso, l’assunzione di proteine all’alba garantisce una scorta di energia senza compromettere i muscoli. Per ottenere questo scopo, precisa Brecka, è importante tuttavia sostenere un allenamento cardiovascolare a bassa intensità con frequenza cardiaca sotto i 135 bpm.

esempio di una giornata tipo

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Dopo la sveglia, il primo passo è consumare almeno 30 grammi di proteine entro i primi 30 minuti. Due o tre uova sode con del pane, un frullato proteico o una ciotola di yogurt greco con frutta andranno benissimo. Successivamente, bisogna dedicarsi a 30 minuti di esercizi a bassa intensità. Dal tapis roulant ad una sgambata in bici, c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’importante è mantenere un ritmo costante e soprattutto un minimo di disciplina nel tempo. Senza dimenticare che spesso una semplice passeggiata all’aperto a passo veloce può avere un impatto incredibilmente positivo sulla salute complessiva e sul benessere.

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