Diciottenne accoltellato al parco Hayez, un fendente al petto: rischia la vita

admin
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MESTRE – Giovane accoltellato  il 21 febbraio, attorno alle 18 al parco Hayez di Mestre. Un fendente allo sterno che lo ha ridotto in fin di vita. Ora si trova all’ospedale dell’Angelo di Mestre e lo stanno operando in chirurgia toracica: la sua prognosi è riservata. Il ferito è un ragazzo di 18 anni (è nato nel 2005), italiano di origini russe,  mentre ancora non si sa nulla dell’aggressore. Dopo aver trafitto il ragazzo è infatti fuggito. Così come è ancora tutta da ricostruire la dinamica di quanto accaduto e cosa possa aver spinto ad un’azione tanto violenta. La Squadra mobile sta cercando i responsabili dell’aggressione che, stando ai testimoni, sarebbero scappati a bordo di una Opel Astra. A chiamare i soccorsi è stato un passante che avrebbe assistito alla scena.


Secondo alcune testimonianze, il 18enne stava discutendo con due persone (pare per ragioni di soldi) quando è spuntato un grosso coltello.
Sul posto sono intervenute le Volanti della questura e gli investigatori della squadra mobile, con il supporto di ambulanza e automedica. Il giovane inizialmente è rimasto cosciente durante le operazioni, poi è andato in choc e ha perso i sensi a causa della grave perdita di sangue. Intubato e stabilizzato è stato portato d’urgenza in ospedale a Mestre, dove è stato immediatamente trasferito in chirurgia toracica e sottoposto a un delicato intervento: il giovane è ancora in pericolo di vita, la coltellata allo sterno è arrivata particolarmente in profondità.

LE INDAGINI

A quanto ricostruito si sarebbe trattato di un coltello decisamente grosso, forse da cucina. Gli uomini della squadra mobile in queste ore stanno cercando, attraverso le testimonianze e le immagini delle telecamere della zona, di rintracciare i responsabili. Al momento non è ancora chiaro se la videosorveglianza abbia portato dei filmati utili all’inchiesta: gli investigatori hanno già fatto richiesta anche alla smart control room della polizia locale per avere a disposizione tutte le registrazioni dell’area, nella speranza di catturare in qualche passaggio della fuga o dell’arrivo degli aggressori.

La squadra mobile sta cercando di ricostruire attraverso le testimonianze di chi è arrivato subito dopo l’accaduto (non ci sarebbe alcun testimone oculare dell’accoltellamento) anche cosa abbia portato all’aggressione. Inquadrare il contesto dell’episodio potrebbe dare almeno una pista agli investigatori: se si sia trattato di una banale lite, di un regolamento di conti o di una spedizione punitiva.

Le indagini sono ancora in corso e la Squadra mobile della Questura sta cercando di risalire alla Opel Astra su cui sono stati visti scappare gli aggressori. Intanto sono stati interrogati i testimoni e i familiari del ragazzo.

CONDIZIONI CRITICHE

Ovviamente in questo momento la priorità è la salute del ragazzo: il personale dell’Angelo dopo l’intervento monitorerà passo dopo passo il quadro clinico del giovane. Se e quando verrà dichiarato fuori pericolo, e sarà in grado di parlare con qualcuno, sicuramente gli investigatori lo sentiranno per raccogliere anche la sua versione.



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