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La dieta chetogenica, che privilegia i grassi riducendo drasticamente l’apporto di carboidrati, ha guadagnato popolarità come metodo per perdere peso; il suo obiettivo è portare il corpo in uno stato di chetosi, condizione durante la quale il corpo brucia grassi invece di carboidrati per produrre energia.
Ma cosa accade quando ci si allontana temporaneamente da questo rigido schema alimentare?
E come si può “rientrare” in chetosi dopo uno sgarro?
La chetosi: un rapido promemoria
Prima di tutto, facciamo un passo indietro e capiamo meglio cosa significa essere in chetosi.
Questo stato metabolico si verifica quando il corpo, a corto di carboidrati, inizia a scomporre i grassi per produrre molecole chiamate chetoni, utilizzandoli poi come combustibile alternativo.
Raggiungere la chetosi può richiedere diversi giorni di dieta a basso contenuto di carboidrati e circa 14 giorni prima di raggiungere un completo switch metabolico.
La percezione degli sgarri
La vita è fatta di momenti speciali che spesso coinvolgono il cibo.
Che sia un compleanno, una festa o semplicemente il desiderio di concedersi un piacere, gli “sgarri” capitano.
Ma è qui che il concetto di “rientro” in chetosi può diventare problematico, perché vivere la dieta come una serie di restrizioni dalle quali occasionalmente “evadere”, spesso non senza sensi di colpa, può portare a un rapporto malsano con il cibo.
La scienza dietro il “rientro”
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non esiste una formula magica o un trucco veloce per rientrare in chetosi, è semplicemente necessario tornare a eliminare i carboidrati dalla propria dieta.
Nulla di più. 🙂
Pensare di sfondarsi di esercizio fisico solo per svuotare le riserve di glicogeno… beh, è un approccio che lascia un po’ il tempo che trova, perché l’attività fisica è certamente una componente importante di uno stile di vita sano, ma non dovrebbe essere vissuta come una soluzione rapida per correggere un errore dietetico o per accelerare il ritorno in chetosi.
Se non sei allenato rischi solo di farti male, se invece la pratichi abitualmente continua semplicemente con il tuo programma abituale.
Un nuovo punto di vista
Piuttosto che concentrarsi su come “correggere” uno sgarro, potrebbe tuttavia essere più utile chiedersi se non sia il momento di adottare un approccio più flessibile e meno punitivo alla dieta, in cui la sostenibilità dovrebbe essere il pilastro principale; un’alimentazione che si adatta alla vita, non che la limita.
Ecco perché la chetogenica è spesso considerata un approccio estremo, non uno stile di vita sostenibile (almeno per la maggior parte delle persone).
La dieta chetogenica, come qualsiasi altro piano alimentare, può rappresentare uno strumento per migliorare la salute e il benessere, ma se diventa una fonte di stress o ansia fallisce nel suo obiettivo.
Ricordati che la perfezione non esiste e che la moderazione, insieme all’accettazione delle proprie scelte alimentari, è la vera chiave per una vita sana e felice; in questo senso piani più equilibrati meglio di adattano agli occasionali sgarri che, anzi, se programmati non sono più nemmeno tali.
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