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Le intuizioni possono sembrare processi mentali astratti, ma di recente gli esperti le hanno collegate a esperienze più tangibili. I dietologi parlano di “alimentazione intuitiva” e gli allenatori di “fitness intuitivo”. Il prossimo passo sarà la corsa intuitiva? Di recente ho testato questa pratica fidandomi del mio istinto e sono arrivata a correre la mia mezza maratona più veloce (e più felice) degli ultimi 12 anni.
Gli esperti confermano che correre “a sensazione” per indirizzare le decisioni relative ad allenamenti e gare potrebbe effettivamente aiutarti a correre meglio.
Ma cos’è esattamente l’intuito?
“L’intuito è l’uso produttivo di informazioni inconsce per migliorare decisioni o azioni” spiega Joel Pearson, neuroscienziato e fondatore del Future Minds Lab presso la University of New South Wales, in Australia. “Riusciamo a percepire le informazioni anche se sono inconsce; spesso la gente descrive sensazioni avvertite a livello di pancia, stomaco o in fondo alla gola. Il nostro cervello recepisce un’immensa quantità di informazioni ogni giorno, ma siamo consapevoli solo di una piccolissima parte di esse. La maggior parte delle associazioni avviene al di sotto della superficie, sono cose che per lo più ignoriamo nel procedere della nostra normale esistenza”.
Quindi, quando hai un’intuizione, questa potrebbe essere basata su informazioni
di cui non sei consapevole: per esempio, il collegamento creato dal cervello tra bassi livelli di umidità e prestazioni. Quando l’umidità aumenta leggermente, può capitarti di pensare che forse non è la giornata giusta per dare il massimo, anche se non riconosci consapevolmente l’aria pesante.
Più in generale, quando l’aggettivo “intuitivo” viene accostato a verbi come mangiare e correre, significa fidarsi di se stessi piuttosto che di influenze esterne, come pressioni legate alla dieta e ai dati. Quando si parla di questi argomenti, si tende a confondere l’intuito con la mindfulness, ma si tratta di due concetti più cugini che gemelli. “L’intuito è una sensazione istintiva che guida una decisione – afferma il professor Pearson -. La mindfulness è un senso di consapevolezza che a lungo andare può rendere più intuitivi”.
È anche importante non considerare ogni pensiero che ci passa per la testa come un’intuizione. “La mente cosciente è carica di dubbi, paure e ansie” sostiene Cindra Kamphoff, consulente di mental coaching. Ricorda che l’intuito si basa su informazioni di cui non siamo esplicitamente consapevoli: se ti rimproveri e temi che non riuscirai a raggiungere il tuo obiettivo, si tratta di pensieri intenzionali e, in quanto tali, non vanno confusi con le intuizioni.
Perché dovresti provare la corsa intuitiva
Per seguire l’intuito, devi abbandonare i pensieri superficiali, come la lista delle cose da fare, i minuti di corsa o il desiderio che l’allenamento finisca subito. Questo tipo
di pensieri ti distrae dalle tue esigenze e capacità più profonde e ti allontana dal presente, scandito dal tap-tap-tap dei tuoi passi.
“Quando ci si concentra sul presente, è più probabile che si gareggi al meglio. A volte la mente ci frena“, dichiarala dottoressa Kamphoff.
Correre in modo intuitivo può significare fermarsi un attimo se il corpo lo desidera, ma anche procedere con la testa e il cuore liberi. Può permetterti di accelerare senza essere frenato dai dubbi, dalla paura e dall’ansia. Sarei scettica se non ci avessi provato in prima persona.
Qualche mese fa, quando ho corso la mia mezza maratona più veloce (e la dodicesima finora), i miei parziali sono stati incredibilmente regolari, quasi al secondo. Ho corso istintivamente, non avevo alcun freno e non pensavo al ritmo come a un numero preciso: l’ho mantenuto (ripeto, con incredibile regolarità) per più di 15 chilometri, perché mi sentivo bene in quel momento, per poi accelerare solo negli ultimi cinque.
Tutto questo è avvenuto dopo un ciclo di allenamento più rilassato, in cui mi sono basata sulle sensazioni più che sui numeri. Il professor Pearson precisa che questo fenomeno è noto come interocezione, una consapevolezza suprema del proprio corpo che guida le decisioni intuitive.
“Se si chiede ad alcune persone di picchiettare con le dita al ritmo del proprio battito cardiaco, non avranno alcun problema a farlo – spiega l’esperto-. Lo stesso vale per la respirazione, la temperatura e la digestione: alcune persone sono sintonizzate con quanto accade all’interno del loro corpo“.
È necessario un certo livello di interocezione per prendere decisioni intuitive nella corsa, ma una volta acquisita una maggiore consapevolezza del tuo corpo “dovresti sapere esattamente qual è il tuo ritmo ideale, quanto puoi spingere e cosa questo comporterà al termine della gara”, conclude il professor Pearson.
I consigli per provare a correre seguendo l’intuito
Per riuscire ad utilizzare l’intuito in qualsiasi ambito, non solo nel running, è necessaria una certa esperienza perché questo approccio funziona grazie all’interiorizzazione delle informazioni nel corso del tempo. Per esempio, può capitare di prendere delle decisioni intuitive sul lavoro, ma probabilmente questo non accade quando si è alle prime armi.
Questo non significa che un runner principiante non possa iniziare a sviluppare un rapporto più intuitivo con la corsa. Anzi, è un ottimo momento per iniziare. Ecco alcune linee guida:
01_Conosci te stesso
Per ottenere tempi di corsa precisi basandoti sull’istinto (e non sull’orologio) devi imparare a conoscere il tuo corpo e a capire come ti senti a certi ritmi, e questo richiede un po’ di pratica. “Quando sei davvero in sintonia con te stesso, sai quando spingere e quando rallentare, e questo rende le decisioni intuitive molto più facili e precise”, afferma la dottoressa Kamphoff.
Ecco perché alcuni runner prima di ogni corsa fanno una sorta di check up ponendosi domande del tipo “Come mi sento oggi? Ho dormito bene?” e stabiliscono obiettivi realistici dopo aver valutato la propria condizione fisica e mentale. Dedicare anche solo pochi minuti al giorno per capire come ci si sente può tradursi in intuizioni migliori durante l’allenamento.
02_ Impara ad ascoltarti
Se indossi un orologio o corri sul tapis roulant, osserva cosa succede al tuo corpo a velocità o pendenze diverse. La frequenza cardiaca aumenta? Riesci a parlare? Questo permette al runner di avere il controllo sull’allenamento regolando la velocità per adattarla alle condizioni del fisico a seconda delle giornate. Questa pratica, inoltre, è di grande aiuto per chi corre sul tapis roulant nel momento in cui si sposta all’aperto.
Per concentrarsi sul corpo e sull’ambiente circostante, sia la dottoressa Kamphoff che il professor Pearson consigliano di rinunciare ogni tanto alla musica. La consapevolezza è il primo passo per ottenere prestazioni ottimali, ma quando corriamo siamo spesso distratti. Prestare attenzione alla respirazione, alla cadenza e allo sforzo è fondamentale per acquisire consapevolezza del proprio corpo e agire in modo intuitivo.
03_Ignora l’orologio
Il problema dell’ossessione per i numeri è che a volte si accompagna a quello che Kamphoff chiama “pensiero orientato al futuro” e alla temuta spirale negativa che ti porta a pensare di non riuscire a raggiungere l’obiettivo.
La prossima volta che hai la tentazione di controllare il ritmo, chiediti perché lo stai facendo. “Quando ero tentata di guardare l’orologio durante la mia mezza maratona più veloce, mi chiedevo se avrei agito diversamente in base al numero che avrei visto sullo schermo. Se la risposta era: “No, mi sento bene così”, allora continuavo senza guardare. Mi concedevo un’occhiata solo quando avevo la sensazione di andare troppo veloce”.
Non permettere che la paura o i dati dell’orologio incidano su come ti senti davvero. Piuttosto, lascia che sia l’istinto a guidarti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.
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