Cibo del futuro e proteine alternative. Se mangiare non fa male al clima

admin
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Promosso dall’Amministrazione di Francavilla d’Ete si è tenuto nei giorni scorsi al teatro comunale Marconi un incontro formativo dal titolo ‘Agricoltura e alimentazione. Come mangeremo in futuro. Quali alternative alle carenze di proteine’. Un convegno che ha visto la presenza di illustri ospiti presentati dal sindaco Nicola Carolini, come Massimo Maranesi, presidente Copagri provinciale; Massimo Sandroni, direttore di Cia Marche; Jose Francesco Cianni, amministratore della società Nutrinsect di Montecassiano; Giuseppe Iacchia, direttore servizio Iaps dell’Ast di Fermo e Loredana Di Giacomo, dirigente veterinaria dell’Ast di Fermo.

Proprio Cianni negli ultimi tempi aveva conquistato la ribalta anche nazionale per la sua innovativa produzione di farina di grillo, alimento altamente proteico e, in termini di emissioni nocive all’ambiente e che causano il cambiamento climatico, a impatto praticamente nullo. Se si pensa che gli allevamenti intensivi producono quasi il 15 per cento di tutta la Co2 che provoca gli spaventosi danni al clima ai quali tutti assistiamo, si capisce che allargare lo sguardo verso un’alimentazione alternativa è l’unica strada da seguire.

L’incontro è stato un confronto aperto con il pubblico che ha aperto anche un costruttivo dibattito: da una parte gli agricoltori presenti in sala che, hanno ribadito che le normative nazionali e comunitarie, oltre all’aumento dei costi di gestione hanno reso complicato se non controproducente coltivare la terra per i prodotti tradizionali; quando invece si potrebbero ottenere prodotti di alta qualità se opportunamente sostenuti economicamente. Sul lato opposto, come dicevamo, l’esigenza di valutare forme alternative di alimentazione per fare fronte al costante aumento della popolazione sul pianeta e l’impoverimento di alcune risorse. Fra gli esempi portati il fatto che gli insetti vengono già utilizzati per alimentare gli allevamenti per uso alimentare, per arrivare alla recente esperienza dell’azienda Nutrinsect che ha fronte di uno stabilimento che segue precise normative internazionali, offre una farina per uso alimentare con caratteristiche alimentari importanti. “E’ stata l’occasione di aprire un confronto sul futuro – commenta Nicola Carolini – visti i risultati, stiamo già di organizzare un secondo incontro dedicato all’intelligenza artificiale”.

Alessio Carassai

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