Borse, bocce ferme in attesa della Fed. Milano chiude a – 0,15%

admin
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Spread resta sotto 180 punti, rendimento decennale in calo

Andamento in calo per lo spread tra BTp e Bund in una giornata condizionata dalle attese per gli esiti della riunione della Fed. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005560948) e il pari scadenza tedesco è indicato a 176 punti base, in frazionale calo rispetto ai 178 punti della chiusura precedente. Più netta la flessione del rendimento del BTp decennale benchmark che si attesta al 3,98%, dal 4,01% del closing della vigilia.

Buona domanda e rendimenti in ribasso per BTp in asta

Buona domanda e rendimenti in calo per i BTp assegnati in asta dal Tesoro. Nel dettaglio il Tesoro ha emesso la nona tranche del BTp a 3 anni scadenza 15/09/2026 per 3 miliardi a fronte di una richiesta pari a 4,429 miliardi. Il rendimento è sceso di 51 centesimi attestandosi al 3,24%. Collocata anche la settima tranche del BTp a 7 anni scadenza 15/11/2030: a fronte di richieste per 4,627 miliardi l’importo emesso e’ stato pari a 3 miliardi mentre il rendimento, in calo di 44 centesimi sull’asta del mese scorso, si e’ attestato al 3,63%. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 15 dicembre.

Petrolio in netto rialzo, dopo scorte americane e stime Opec

I prezzi del greggio hanno virato al rialzo dell’1% sia per il Wti gennaio che supera i 69 dollari al barile sia per il Brent febbraio, in area 74 dollari, dopo i dati sulle scorte della scorte Usa. La scorsa settimana, si è registrato un ribasso di 4,258 milioni di barili a 440,773 milioni di unità, secondo i dati diffusi dal dipartimento dell’Energia, contro attese per un ribasso di 1,2 milioni. Gli stock di benzina sono aumentati di 0,409 milioni di barili a 224,013 milioni di barili, contro attese per un rialzo di 1,9 milioni. Le scorte di distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, hanno registrato un rialzo di 1,494 milioni di barili a 113,539 milioni di barili, contro stime per un rialzo di 0,4 milioni di barili.

Incoraggianti anche le stime Opec sulla domanda nel 2024, che crescerà a un ritmo «sano», avviandosi verso un nuovo record. È quanto afferma il rapporto mensile dell’Organizzazione, pubblicato nella giornata in cui i delegati di Cop28 hanno trovato un accordo per l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Il prossimo anno il mondo consumerà in media 104,36 milioni di barili di petrolio al giorno, cioè una cifra superiore ai 102,11 del 2023. Secondo le previsioni, la domanda «crescerà di ben 2,2 milioni di barili al giorno, come stimato in precedenza», spiega l’Organizzazione. Tale incremento sarà «sostenuto dalla crescita del Pil mondiale», sullo sfondo del miglioramento della situazione economica in Cina. Recupera anche il gas, segnando un + 2,6% a 35,6 euro al Megawatthora

Euro sotto 1,08 dollari, attesa per Powell

Poche novità sul fronte valutario, «con movimenti di portata ridotta anche se volatili nel breve con oscillazioni che hanno visto i prezzi muoversi bilateralmente tra i minimi e massimi delle ultime sedute», osservano gli analisti di ActivTrades. L‘euro/dollaro è compresso tra 1,0770 e 1,0830, per vedere delle reazioni significative «occorre aspettare stasera, quando Jerome Powell è atteso alla conferenza stampa dopo la decisione della Fed».

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