Atreju 2023, Abascal (Vox): ‘Le speranze di cambiamento in Europa puntano a Roma’

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Quarta e ultima giornata della manifestazione di Fratelli d’Italia. Oltre al leader di Vox Santiago Abascal (“Le speranze di cambiamento in Europa puntano a Roma”), sono intervenuti anche i vicepremier Antonio Tajani (“Governeremo cinque anni, uniti per le Europee”) e Matteo Salvini (“Sul Mes decide il parlamento”). Sul palco, in mattinata, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto (“Italia tra i primi Paesi a revisionare il Pnrr”)

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Quarta e ultima giornata di Atreju, la manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia a a Roma. Prima dell’intervento di chiusura della premier Giorgia Meloni, è salito sul palco di Castel Sant’Angelo il leader di Vox Santiago Abascal, che ha lodato il governo italiano (“Le speranze di un cambiamento di rotta in Europa puntano su Roma”). Presenti anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani (“La coalizione di Centrodestra è coesa”) e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (“Sul Mes deciderà il parlamento”). In mattinata è intervenuto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto (“Noi tra i primi Paesi a revisionare il Pnrr”) (COSA SIGNIFICA ATREJU).

Abascal (Vox): “Le speranze di cambiamento portano a Roma”

“Grazie a Giorgia in modo particolare per il suo esempio, il suo lavoro e soprattutto per la sua amicizia in momenti così difficili per la Spagna. Noi non lo dimenticheremo mai”, ha esordito Abascal, che poi è tornato sulle dichiarazioni a lui attribuite contro il premier spagnolo Sanchez. “La sinistra mentirà sempre sulle nostre intenzioni e occulterà nostre verità. Io non auguro a nessuno di essere ‘appeso per i piedi’. Ciò mi ripugna e mi ha sempre ripugnato ogni volta che è successo nella storia. Queste cose piacciono ad altri, a chi non rispetta la vita umana come noi, dal concepimento fino al termine”. Poi ha chiarito: “Il mio desiderio è che Sanchez ottenga un giudizio giusto per tradimento e corruzione, e che sia giudicato da giudici e pm indipendenti. Le relazioni tra Paesi vanno sempre salvaguardate indipendentemente rispetto a chi sta governando, anche se sono idee molto differenti. Poi vedremo come andranno le elezioni europee ma ci aspettiamo e speriamo in un grande risultato”. Poi ancora lodi al governo Meloni: “Oggi tutte le vie europee portano a Roma, tutte le speranze di un cambiamento di rotta in Europa puntano su Roma, per tornare alle idee forti della necessità di radici profonde, di famiglie protette” e “delle patrie difese e rispettate, retaggio sacro ricevuto dai nostri genitori e che dobbiamo ai nostri figli”. E infine: “Radici, famiglia e patria, questo è quello di cui abbiamo bisogno insieme alla libertà”, valori che “sono minacciati da coloro che odiano la nostra civiltà”.

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Salvini: “Mes? Deciderà il parlamento”

“Ratifica del Mes? Continuo a ritenere che deciderà il parlamento. Non ho cambiato idea”, ha detto il vicepremier e segretario della Lega Salvini. “Vediamo quando si vota. La mia idea è che un pensionato, un precario eventualmente debba pagare per salvare un banca tedesca non mi sembra il centro della nostra attenzione e politica”, ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture. Cosa farà la Lega quando si arriverà al voto? “Vediamo quando si vota”, ha detto Salvini, che poi ha lanciato una stoccata alla segretaria del Pd: “Mi spiace che Elly Schlein non ci sia, perché gli assenti hanno sempre torto. Poi le faccio i migliori auguri”. E ancora: “Ognuno è libero di invitare chi vuole, a me hanno fatto il processo alle intenzioni per aver invitato Marine Le Pen, Afd. Io conto sul Centrodestra unito in Europa, che mandi a casa le sinistre, che sono la rovina dell’Europa. Soros e le sinistre sono la rovina del nostro Continente. E quindi chiunque sia un’alternativa è benvenuto, da Abascal a Le Pen, da Wilders a Afd”. Sulla riforma del Patto di Stabilità, altro tema spinoso: “Se ne sta occupando il ministro dell’Economia” Giancarlo Giorgetti, “in cui ho totale fiducia”.

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Tajani: “La coalizione di Centrodestra è coesa”

Alla kermesse è intervenuto anche il leader di Forza Italia Tajani: “Siamo insieme per governare l’Italia, le regioni, i comuni. Siamo in grande sintonia. Siamo partiti diversi ma uniti da un programma con cui ci siamo presentati agli elettori e abbiamo vinto le elezioni, e lo rispettiamo. Poi apparteniamo a famiglie europee diverse ma non ha nulla a che vedere con quel che accade nel nostro Paese. Saremo candidati con liste diverse, perché in Europa il sistema elettorale è proporzionale, ma faremo un ottimo risultato. Forza Italia continua a cercare voti nel grande partito dell’astensione. Non si illudano i nostri avversari non sarà una campagna elettorale con battibecchi nel centrodestra”. E ancora: “Siamo una coalizione coesa. È vero che siamo partiti diversi ma ciò non significa che non siamo solidi nell’alleanza, è un’alleanza proprio perché siamo tutti uniti. Un minimo comun denominatore è il programma che è stato votato dagli elettori e chi ci ha portato al governo e che rispetteremo in questi cinque anni”. Poi sull’assenza di Schlein: “Io sono sempre pronto a confrontarmi con chiunque. Non vedo perché non ci si debba confrontare e andare nelle sedi di altri partiti per discutere. Se mi invitasse la Schlein a un congresso del Pd ci andrei”.

Italy’s Minister for Foreign Affairs, Antonio Tajani,as he delivers a speech on occasion of his participation to “The State of the Union. Building Europe in times of uncertainty” event in Florence, 4 May 2023. ANSA/CLAUDIO PERI




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Tajani: “Per il Patto non c’è fretta, la Bce abbassi i tassi”

“Se la Bce abbasserà finalmente i tassi, come chiediamo da mesi, anche questo potrebbe influire sul raggiungimento dell’accordo per il Patto di stabilità. Siccome non c’è fretta, noi riteniamo che si debba anche affrontare tutta la questione macroeconomica della politica finanziaria europea, guardando anche a tutti gli altri aspetti, penso all’armonizzazione fiscale, all’Unione bancaria e al mercato dei capitali”, ha aggiunto Tajani. “Sono soddisfatto della Manovra perché è il massimo di ciò che si potrebbe fare. Abbiamo apportato degli aggiustamenti che avevamo chiesto su casa e pensioni di medici e dipendenti pubblici, e stiamo lavorando perché nella Manovra o in altri provvedimenti – come quello sulle proroghe – ci possa essere una breve proroga per il Superbonus che riguarda condomìni che hanno già compiuto il 70% dei lavori. Quindi nessuna tolleranza per imbroglioni, ma per le persone oneste bisogna avere un occhio di riguardo, e permettere di concludere i lavori in dirittura d’arrivo”.

Roma, Presentazione del simbolo elettorale di Forza Italia per le elezioni del 25 settembre 

 Pictured : Antonio Tajani




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L’apertura con il ministro Fitto

Ad aprire la quarta e ultima giornata era stato, in mattinata, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. “La presenza di ospiti internazionali ad Atreju dimostra la centralità a livello internazionale di Giorgia Meloni non solo sui rapporti, che è molto solida, ma anche la centralità sul fronte dei temi affrontati – ha dichiarato dal palco della kermesse -. Ad esempio, il tema dell’immigrazione è diventato centrale, non solo nel dibattito ma anche nelle soluzioni, se è vero che per la prima volta si è affrontata la cosiddetta dimensione esterna, cioè del Mediterraneo, con scelte messe in campo per dare risposte organiche a livello europeo”. Per quanto riguarda lo stop dei giudici albanesi all’accordo tra Roma e Tirana sui migranti, Fitto ha spiegato che il governo non entra “nelle vicende costituzionali di altri Paesi sovrani”, ma “ieri il presidente Rama mi pare abbia usato espressioni chiare e abbia indicato soluzioni dal punto di vista anche della tempestica. Mi sembra una strada positiva su cui proseguire”. E sulla politica di casa nostra, ha detto: “Sulla manovra il governo sta lavorando e il parlamento anche. Mi sembra che sia stata delineata un’agenda concreta che sarà nei tempi previsti, così come sempre accaduto per le leggi di bilancio negli altri anni senzache vi fosse il dibattito o di queste ore”. Infine, sul Pnrr ha chiosato: “Lo scorso anno Giorgia Meloni indicò la necessità di modificare il Pnrr e ci fu un fiume di critiche e polemiche. Da qualche settimana lo abbiamo revisionato e siamo stati fra i primi paesi a farlo, e a farlo in modo efficace adeguandolo alle nuove esigenze”.

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Il programma del 17 dicembre

La giornata è cominciata alle 9:30 con il dibattito “L’Europa da difendere. Le ragioni dei conservatori contro il superstato europeo”, alla presenza del ministro Fitto. Alle 10:45 ha parlato il leader di Vox Abascal, mentre alle 11:15 i ministri Tajani e Salvini. Alle 12 la premier Meloni ha chiuso la kermesse.

Paolo Corsini, direttore approfondimento Rai, durante la presentazione della nuova stagione delle trasmissioni televisive Porta a Porta e Cinque minuti in onda su Rai Uno, Roma 11 settembre 2023. ANSA/FABIO FRUSTACI




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Ieri l’intervento di Musk

Nella giornata di ieri 16 dicembre, ad Atreju è intervenuto Elon Musk, che è salito sul palco con uno dei suoi figli in braccio. “La demografia è importante”, ha esordito il patron di Tesla prima di consigliare “a tutti i leader di governo” e alle persone comuni di assicurarsi “di avere bambini per creare una nuova generazione”. In caso contrario, ha detto, “la cultura dell’Italia” e di altri Stati come Giappone e Francia “scomparirà”.

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L’incontro con Rama e Sunak

Prima del patron di Tesla, ha preso parola il primo ministro albanese Edi Rama, che si è soffermato sul contestato accordo tra Italia e Albania sulla questione migranti: “Mi sembra che si è fatto un rumore sproporzionato sulla storia”, ha detto. Presente anche il premier inglese Rishi Sunak, che si è incontrato con Meloni e Rama a palazzo Chigi. La leader di Fratelli d’Italia, come detto, chiuderà oggi la kermesse dopo il suo rientro da un difficile Consiglio europeo.

Italy's Prime Minister, Giorgia Meloni poses with Albanian Prime Minister Edi Rama (L) and British Prime Minister Rishi Sunak (R) at Palazzo Chigi prior their meeting in Rome on December 16, 2023. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)




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