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OBIETTIVI AMBIZIOSI – Le auto stanno diventando sempre più oggetti tecnologici. Non è un caso quindi che i giganti dell’hi-tech si interessino al settore automobilistico fornendo software, come Google e Apple, o addirittura producendo direttamente auto complete. Così dopo la Huawei con la Aito M5, ora tocca a un’altra azienda cinese nota soprattutto per la produzione di smartphone, la Xiaomi, a presentare la sua prima vettura. È una berlina elettrica chiamata Xiaomi SU7 e debutta puntando in alto: competere sul mercato interno con modelli come Porsche Taycan e Tesla Model S. E a livello aziendale, il colosso cinese alza ulteriormente l’asticella: “Xiaomi vuole diventare la prima casa automobilistica al mondo nei prossimi 15-20 anni”, ha annunciato il ceo Lei Jun.
UNO O DUE MOTORI – Lunga 4.997 mm, larga 1.963 mm, alta 1.455 mm e con un passo di 3 metri esatti, la Xiaomi SU7 sarà proposta in due versioni: base e Max. La prima avrà la trazione posteriore e un motore elettrico da 272 CV e 400 Nm sviluppato internamente dalla Xiaomi. Sarà in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,28 secondi e, grazie alla batteria da 73,6 kWh, avrà un’autonomia di 668 km nel ciclo di omologazione CLTC. La variante Max scaricherà attraverso le 4 ruote motrici un potenza di 578 CV e una coppia di 838 Nm grazie a una coppia di motori alimentati da una batteria Qilin NMC della CATL da 101 kWh. Lo scatto da 0 a 100 scenda a 2,78 secondi, mentre la velocità massima sarà di 265 km/h e 800 km di autonomia dichiarati nel ciclo cinese. Grazie alla ricarica da 875 V, è possibile ricaricare abbastanza energia per percorrere 390 km in 10 minuti (in 5 minuti si ricaricano 220 km e in 15 minuti 510 km).
COMPUTER SU RUOTE – La Xiaomi ha annunciato che il coefficiente aerodinamico della SU7 è pari a 0,195, “il più basso tra i veicoli di serie”, assicura l’azienda. L’auto è stata realizzata su una piattaforma della Xiaomi chiamata Modena e mette a disposizione 517 litri nel vano di carico posteriore e ulteriori 105 litri nel frunk anteriore. All’interno dell’auto si trova uno schermo di controllo centrale da 16,2 pollici con risoluzione 3k, un quadro strumenti da 7,1 pollici per il conducente e ulteriori due display per i passeggeri, che altro non sono che due tablet della Xiaomi. Il tutto è gestito dal sistema operativo HyperOS, alimentato da un processore Qualcomm Snapdragon 8295. Gli ADAS includi nel sistema Xiaomi Pilot, gestiti da due cip Nvidia Orin-X, elaborano gli input ricevuti da un lidar, radar a onde da 3 mm, 11 telecamere HD e 12 radar a ultrasuoni. Il sistema di guida autonoma, che entro la fine del 2024 sarà permessa in oltre 100 città della Cina, comprende la guida in autostrada, il parcheggio autonomo e il richiamo dell’auto.
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