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R.P.
PERUGIA – La giusta alimentazione fa vivere meglio. Primo appuntamento del 2024 al “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza” è la presentazione del libro a quattro mani dal titolo “Il cibo buono. C’è più gusto a nutrirsi bene” di Antonella Viola e Daniele Nucci, per i tipi della Gribaudo Feltrinelli Editore, in calendario il pomeriggio della vigilia dell’Epifania del Signore, venerdì 5 gennaio (alle 18.15). Location della presentazione non può che non essere l’accogliente Mensa Caritas “Don Gualtiero” dove a pranzo, quotidianamente, trovano ospitalità circa 150 persone in gravi difficoltà, accolte e servite da volontari ben formati e motivati.
All’incontro, che sarà moderato da Ida Gentile, giornalista dell’Ufficio stampa della Giunta regionale dell’Umbria, interverrà uno dei due autori, Daniele Nucci, dando vita ad un dialogo-colloquio con don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana. Il sacerdote, nel ringraziare gli autori per la scelta della location, sottolinea l’importanza di questa pubblicazione, perché, commenta don Briziarelli, «un’alimentazione buona previene tante malattie oltre a contrastare con dignità il morso della fame vissuto sempre più da persone che fino a qualche anno fa non avrebbero mai pensato di rivolgersi ai servizi messi in campo dalla rete Caritas». Questo libro, sottolinea il sacerdote, «descrive come a livello alimentare è gestibile la parte economica con quella ancor più importante nutrizionale; quest’ultima contribuisce non poco ad una aspettativa di vita in salute maggiore rispetto a una popolazione con carenze alimentari».
È lo stesso autore Daniele Nucci a dare una “anticipazione” del contenuto del suo libro spiegando, contestualmente, la scelta della presentazione nella ‘cornice’ della Mensa “Don Gualtiero”. Un messaggio-esortazione a nutrirsi con cibo buono e che non trascuri nessuno, soprattutto i più fragili e i più emarginati. «L’intento del libro – spiega l’autore – è quello di offrire una panoramica sull’importanza delle nostre abitudini alimentari di consumo con ricadute sia per la salute dell’uomo che per quella dell’ambiente, cercando di restituire un’immagine che non è più quella di cibi che possano salvarci da cibi deleteri, ma piuttosto di trovare un’armonia e una consapevolezza nella scelta degli alimenti che compongono la nostra dieta. Sullo sfondo di questo leggiamo “dieta mediterranea”, quella che attualmente, a livello scientifico, dà i maggiori risultati positivi in termini di salute umana, di prevenzione di molte patologie, dalle cardiovascolari all’ictus, ai tumori e anche all’ambito della patologia mentale, ma anche lo stile alimentare e di vita che dà ottimi risultati in chiave di sostenibilità».
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