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Queste sono state, e sono tuttora, giornate in cui tantissimi italiani (e non solo) approfittando del periodo legato a festività e giorni ‘rossi’ dal calendario scelgono di regalarsi dei viaggi, visitando luoghi dentro e fuori lo Stivale.
Viaggiare è sempre un piacere, farlo con le persone amate è anche meglio, e farlo nel miglior conforto e nelle migliori condizioni economiche lo è ancor di più. Ma oggi, evidentemente, il problema è proprio questo. Cioè?
Stando agli ultimi dati che sono emersi da alcune statistiche e alla riprova dei fatti, recenti nuove indicazioni normative rischiano di pesare e non poco sulle tasche di chi vuole affrontare un viaggio: specie in un senso.
Specie un modo particolare di viaggiare: non in auto, né in treno o altri mezzi su gomma, e neppure su acqua, benché anche tutti questi modi abbiano i loro svantaggi economici a causa dei vari rincari di questa lunga fase.
Quello di cui stiamo parlando è il viaggio in aereo, quello che per molti è ancora oggi considerato come il viaggio per antonomasia, e che tuttavia rischia di diventare una cosa da pochi, da elite, o addirittura una chimera. Come mai?
Voli aerei, ora il prezzo è davvero in orbita
I costi sembrano divenire improponibili, non sostenibili: e tutto a causa di una nuova legge che, pare, andrà a pesare sulle tasche dei viaggiatori, costretti a dover pagare più di quanto non facciano già adesso. Di che si parla? La novità, che non piace ai più, è quella della ormai nota tassa verde sui voli aerei: una sorta di aggravio pecuniario che si paga, in relazione ai voli, per combattere il problema dell’inquinamento dell’ambiente. Vale a dire?
La sostenibilità ambientale, la transizione ecologica e la tutela del clima sono delle priorità assolute per l’umanità, oggi, ovvio: dalle auto agli aerei, ad esempio, le tante trasformazioni epocali stanno andando nella direzione di una vera e fattiva tutela del globo che, si sa, è drammaticamente ferito da livelli ambientali enormi. Tuttavia la lotta contro l’inquinamento ambientale può rischiare di trasformarsi in qualcosa di deleterio per i portafogli dei viaggiatori, o almeno di alcuni di loro, se si considera l’idea che è stata presa in relazione alla green tax.
Green tax per i voli aerei, da quando
Se ne parla da un pò, da quando per cautelarsi contro l’inquinamento ambientale la Danimarca ha deciso di puntare alla introduzione di una vera tassa ‘verde’ su voli. Questa scelta sta facendo discutere moltissimo ovunque. La Danimarca ha scelto di limitare l’uso di combustibili fossili e di incoraggiare l’utilizzo di quelli sostenibili. La tassa verde però impatta sui passeggeri, pur se finalizzata a trasformare la gran maggioranza dei voli nazionali facendo in modo che impieghino, appunto, combustibili sostenibili in modo totale e definitivo entro il 2030.
La green tax dunque si va ad aggiungere al costo del biglietto del volo in quanto tale, e verrà introdotta nel 2025, per un totale di cinquanta corone danesi, pari a 7 euro. Prezzo che sale per i voli di lunga gittata, per una media di 42 euro in alcuni casi o 55 euro in altri.
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