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In caso di mal di stomaco, gastriti o infezioni intestinali, è importante adottare un’alimentazione adeguata
Prima o poi, purtroppo, una gastrite, una dispepsia o un’influenza intestinale capita a tutti. Ed è in questi casi che qualunque mamma interverrebbe per suggerire di “mangiare in bianco” o di “stare leggeri”. Ma come tradurre esattamente questi consigli in pietanze e preparazioni da mettere sulla tavola? In realtà, basta scegliere alcuni gruppi alimentari facili da digerire.
mangiare leggero
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Solitamente sono più digeribili gli alimenti a basso contenuto di fibre e grassi, con un sapore delicato e privi di acidità, e i cibi morbidi o che richiedono poca masticazione. Ciò accade perché, molto banalmente, l’atto stesso di masticare e digerire impone un importante dispendio energetico che, in caso di malessere, potrebbe pesare molto. Scegliere cibi più leggeri, quindi, permette al tratto gastrointestinale di riposare e di ridurre lo sforzo collegato con l’alimentazione.
Gli alimenti facili da digerire
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Durante gli episodi di disturbi gastrointestinali o in caso di indisposizione, è importante scegliere prodotti che non mettano sotto stress il sistema digestivo. La scelta di alimenti leggeri e facili da digerire può infatti contribuire a ridurre i sintomi e a favorire il recupero. Ecco cosa preferire per alleviare il malessere e migliorare il benessere generale:
- carboidrati semplici: meglio optare temporaneamente per alimenti a basso contenuto di fibre. I prodotti a base di farina bianca, come riso raffinato, pane bianco e pasta (meglio se piccola o spezzata) sono privi dei componenti fibrosi presenti invece nei cereali integrali;
- frutta sbucciata o al forno: alcune varietà di frutta fresca sono ricche di fibre, il che le rende più difficili da digerire. Meglio banane mature o melone; consigliata la rimozione della buccia su frutti come mele e pere. Ottima in questi casi la mela al forno;
- verdure lesse: al pari della frutta, anche le verdure crude sono più difficili da digerire rispetto a quelle cotte. Quando vengono lessate o cotte al vapore, le pareti cellulari dei vegetali diventano più morbide e i loro costituenti più accessibili agli enzimi digestivi. Consigliate le zucchine, gli spinaci, le patate (senza buccia), i fagiolini, le barbabietole e le carote per alleggerire la digestione;
- proteine magre: anche se le proteine animali non contengono fibre, possono risultare difficili da digerire se sono dure, fibrose o ricche di grassi. Conviene puntare su proteine morbide e facilmente masticabili come uova (non fritte!), carne magra, pesce (meglio azzurro, no al salmone troppo grasso).
- latticini: la tolleranza ai latticini dipende dall’individuo. Tuttavia, in caso di problemi digestivi, è consigliabile preferire prodotti a basso contenuto di grassi. Yogurt magro e kefir fermentati contengono probiotici che possono promuovere la salute intestinale. Inoltre, essendo morbidi e facili da deglutire, possono essere meglio tollerati quando non si è al 100%.
i cibi difficili da digerire
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Tra i cibi da evitare in caso di diverticolite, gastrite, ulcera, gastroparesi, reflusso e malattie infiammatorie intestinali, è possibile includere:
- vegetali ad alto contenuto di fibre e/o crudi come broccoli crudi, cavolfiori, carciofi, aglio e cipolle;
- alimenti con fibre spesse o gambi spessi, bucce e semi come asparagi e melograno;
- legumi tra cui fagioli, ceci e lenticchie;
- noci e semi interi incluso il popcorn, per la consistenza dura e fibrosa;
- alimenti acidi come agrumi e pomodoro;
- cibi piccanti perché possono irritare ulteriormente il tratto gastrointestinale;
- alcolici che possono aumentare l’irritazione dello stomaco e dell’esofago e in più disidratano;
- caffeina contenuta in bevande come caffè e tè nero;
- alimenti ad alto contenuto di grassi e ovviamente i fritti;
- salumi lavorati che fanno male anche per altri motivi;
- frutta essiccata che può essere difficile da digerire a causa della sua consistenza e del suo elevato contenuto di zuccheri;
- edulcoranti artificiali perché possono causare problemi digestivi in alcune persone predisposte.
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